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- Torce al plasma per uso tecnologico, come componenti dei sistemi al plasma industriali
- Impianti di gassificazione al plasma dei rifiuti
- Reattori al plasma, gassificatori e camere di postcombustione
- Impianti di cracking al plasma dei petrolio greggio, residui petroliferi pesanti e oli motore esausti
- Impianto ibrido e ammodernamento degli impianti di pirolisi dei rifiuti solidi

Impianti di cracking al plasma dei residui petroliferi pesanti (oli combustibili, catrami, bitumi), petrolio greggio e oli motore esausti
PLAZARIUM PCS
Modello: PLAZARIUM PCS
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Gli impianti mobili di cracking al plasma PLAZARIUM PCS servono per effettuare il cracking (decomposizione) al plasma delle frazioni pesanti di idrocarburi mediante l’azione del getto di plasma, con lo scopo di ottenere una miscela di idrocarburi gassosi e una mescolanza di frazioni leggere dei carburanti.
La materia prima da sottoporre alla conversione è rappresentata dai residui idrocarburici pesanti (petrolio pesante e residui di raffinazione del petrolio, tra cui oli combustibili, bitume, catrame ecc.), oli motore esausti, varie tipologie di oli lubrificanti industriali e mescolanze di prodotti petroliferi esausti.
La mobilità strutturale dell’impianto di cracking al plasma garantisce la comodità di trasporto, permette di installare l’impianto sul rimorchio pianale, riduce al minimo i lavori di assemblaggio nella fase di installazione nel luogo di esercizio, concede la flessibilità nella regolazione di vari parametri tecnologici dell’impianto, abbassando notevolmente i costi di adeguamento dell’impianto alle specificità di ogni singola azienda utente riguardanti la composizione e la quantità di materiale destinato al cracking.
Oltre alla mobilità, un altro tratto distintivo dell’impianto di cracking al plasma consiste nella sua modularità, prevista al livello sia dell’intero sistema che di ciascuna sua unità. Ciò rende possibile ‒ sostanzialmente sulla stessa base strutturale che richiede per il trasporto un container marittimo da 20/30/40 piedi ‒ il componimento di varie versioni del sistema, adattate allo smaltimento di una vasta gamma di residui petroliferi pesanti.
Per poter essere utilizzato autonomamente, l’impianto di cracking al plasma viene dotato di una torre di frazionamento incorporata nel reattore, che serve per distillare la miscela ottenuta separandola in tagli di benzina e di gasolio.I principali vantaggi dell’impianto di cracking al plasma PLAZARIUM PCS sono i seguenti:- la mobilità e struttura modulare;
- la semplicità e la sicurezza durante il montaggio e l’esercizio dell’impianto, l’assenza del contatto diretto degli addetti ai lavori sull’impianto con le materie prime;
- l’assenza di azoto come gas di “zavorra” (ossia un componente inopportuno) nonché dei suoi ossidi (NOx) и tra cui il diossido di azoto (NO2);
- la semplicità e l’automazione del sistema di gestione e di tutto il processo di cracking;
- la facoltà di esercizio all’aperto e in un ampio intervallo termico (tra -60°С e + 50 °С) nonché in presenza di un alto tasso di umidità (i valori dei vari parametri nell’ambiente di esercizio si stabiliscono nel capitolato tecnico relativo alla progettazione dell’impianto di cracking al plasma);
- una totale ecocompatibilità del processo di trasformazione dei residui pesanti petroliferi (oli combustibili, catrami, bitumi) e degli oli motore esausti, vari tipi di lubrificanti industriali, liquidi d’esercizio dei sistemi idraulici e delle miscele di prodotti petroliferi esausti. L’assenza di resine, diossine e furani;
- all’uscita dell’impianto di cracking al plasma si ottiene una frazione di carburante raffinato o una miscela di tali frazioni;
- l’impianto può essere utilizzato direttamente nel luogo di raccolta e stoccaggio dei residui pesanti del petrolio;
- i valori limite di emissione consentita sono conformi al GOST SaNPiN 2.2.112.1.1.567-96 nonché alle normative dell’UE.
A seguito dei processi avvenuti nel reattore dell’impianto di cracking al plasma PCS cambia la composizione chimica e frazionaria della materia prima (frazione pesante di idrocarburi). Tale trasformazione è dovuta alle reazioni di cracking in presenza del getto di plasma-vapore generato da una torcia al plasma ad arco. Il contenuto del condensato, composto da frazioni liquide così ottenute, è rappresentato prevalentemente da tagli di benzina e gasolio. Il processo di decomposizione, accompagnato dalla formazione di prodotti gassosi in quantità esigue, prevede che al suo termine non siano presenti le frazioni idrocarburiche più pesanti delle sostanze usate come materia prima. Questo risultato si raggiunge grazie ad un alto livello di automazione, ad un controllo simultaneo di tutti i parametri del processo di cracking al plasma in diverse zone del reattore, accompagnato dalla possibilità di regolare la potenza delle torce industriali al plasma-vapore. L’impianto di cracking al plasma è dotato di un modernissimo set di apparecchiature per analisi delle miscele gassose, atto a controllare la composizione del gas di sintesi, misurare il contenuto delle sostanze nocive e la concentrazione massica delle polveri nella miscela gassosa in varie fasi ‒ a seconda della richiesta ‒ del processo tecnologico, ossia all’uscita delle seguenti unità: il reattore di cracking plasmochimico (al termine del processo di condensazione), il sistema di depurazione del gas e il sistema di distillazione della miscela ottenuta, che serve per separare le frazioni di benzina e di gasolio. L’alimentazione elettrica dell’impianto di cracking al plasma dei residui pesanti idrocarburici (petrolio pesante e residui petroliferi come oli combustibili, bitume e catrame), oli motore esausti, vari tipi di lubrificanti industriali, liquidi d’esercizio per sistemi idraulici e delle miscele di prodotti petroliferi esausti avviene dalla rete esterna di distribuzione elettrica (rete industriale di corrente alternata trifase caratterizzata da tensione pari a 380/400 V e frequenza 50/60 Hz).
L’apparecchiatura del locale di controllo include un particolare set per il monitoraggio dei parametri qualitativi di energia elettrica proveniente dalla rete di distribuzione e di eventuali interruzioni di fornitura nonché un set apposito per assicurare l’alimentazione elettrica ininterrotta di tutti i principali sistemi di controllo.
Nel caso in cui vengano riscontrate delle carenze nell’alimentazione elettrica o guasti nella rete elettrica esterna, il set di monitoraggio sarà in grado di rilevare il problema e spegnere tutte le apparecchiature attive in quel momento, mentre il set di alimentazione elettrica ininterrotta riuscirà a mantenere in funzione il circuito principale di controllo qualora si verificasse un’interruzione straordinaria o lo spegnimento programmato di alimentazione con l’energia elettrica dell’impianto di cracking al plasma dei residui pesanti petroliferi.L’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante è provvisto di apparecchi e dispositivi in grado di regolare, in modalità manuale ed automatica, tutti i parametri d’esercizio dei processi di cracking al plasma, raffreddamento e condensazione dei gas, nonché di distillazione della miscela ottenuta in tagli di benzina e gasolio.
Le condizioni necessarie per garantire la sicurezza antiesplosione e antincendio dell’impianto consistono nell’ottemperanza delle norme e regole previste nel manuale di manutenzione, nella presenza delle valvole antiesplosione e dei sistemi automatici di immissione di azoto azionabili manualmente, nel costante monitoraggio del processo di cracking, nella prevenzione di formazione degli ambienti esplosivi che include un’oculata scelta di componenti conformi ai criteri antiesplosione da collocare nelle zone di potenziale rischio, nella scelta corretta di materiali strutturali, di guarnizione e isolamento termico da impiegare nella fabbricazione dell’impianto e, inoltre, nel mantenimento delle condizioni di sicurezza antiesplosione e antincendio durante l’esercizio ordinario e in modalità di emergenza. -
Conversione delle frazioni pesanti di idrocarburi
- Gli oli combustibili rappresentano un residuo del petrolio e dei suoi derivati da cui sono state estratte le frazioni di benzina, kerosene e gasolio, caratterizzate da un punto di ebollizione inferiore a 350—360 °С.
- I catrami densi e acidi formano un residuo di distillazione ‒ atmosferica o sottovuoto ‒ del petrolio, accompagnata da una separazione delle frazioni il cui punto di ebollizione è inferiore a 450—600 °C (a seconda della tipologia del petrolio), oppure costituiscono il residuo del processo di raffinazione di alcuni prodotti petroliferi (per esempio oli lubrificanti), condotta con uso dell’acido solforico concentrato.
- I bitumi naturali e artificiali. A questa categoria appartengono i minerali di origine organica con una struttura primaria di natura idrocarburica (si tratta di derivati naturali del petrolio formatisi in seguito ad un’ossidazione chimica o biochimica, avvenuta in condizioni di conservazione alterate nei suoi giacimenti), nonché i residui di conversione del petrolio, carbon fossile o scisti, affini dal punto di vista della loro composizione ai bitumi naturali.
Il trattamento termico ad alta temperatura all’interno del reattore al plasma dell’impiantoPLAZARIUM PCS permette di trasformare qualsiasi frazione di idrocarburi pesanti in prodotti leggeri che, a loro volta, si prestano alla produzione di carburanti. Il processo tecnologico consiste nel sottoporre la materia prima all’azione del getto di plasma-vapore, generato da una torcia al plasma ad arco, in un ambiente privo di ossigeno.
Per saperne di più...Conversione di oli motore esausti
Gli impianti di cracking al plasmaPLAZARIUM PCS servono per la conversione di oli motore esausti in prodotti idrocarburici leggeri che si apprestano ad essere utilizzati per la produzione di carburanti.
Per saperne di più...Conversione di oli industriali esausti
Gli impianti di cracking al plasmaPLAZARIUM PCS servono per la trasformazione di oli industriali esausti, liquidi d’esercizio per sistemi idraulici e vari tipi di lubrificanti industriali in prodotti idrocarburici leggeri che si prestano ad essere usati per la produzione di carburanti.
Per saperne di più...Conversione delle miscele di prodotti petroliferi esausti
Gli impianti di cracking al plasmaPLAZARIUM PCS servono per la trasformazione dei prodotti petroliferi esausti che hanno perso le loro qualità commerciali (si tratta dei solventi di lavaggio di origine petrolifera, lubrificanti ottenuti da emulsioni petrolifere esauste, miscele di petrolio e suoi derivati raccolte durante la pulizia dei serbatoi e dai contenitori per il trasporto o estratte dagli impianti di depurazione o dalle acque contaminate da petrolio) in prodotti leggeri, adatti per la produzione di carburanti.
Per saperne di più...Conversione dei lubrorefrigeranti
Gli impianti di cracking al plasmaPLAZARIUM PCS servono per la trasformazione dei lubrorefrigeranti (emulsioni oleose multicomponenti, utilizzate praticamente in tutti i processi di lavorazione dei metalli, laminazione, produzione di strutture prefabbricate in cemento armato) in prodotti leggeri, adatti per la fabbricazione di carburanti.
Per saperne di più... -
Unità di cracking al plasma:
Caratteristiche Valore Capacità produttiva dell’unità di cracking al plasma (Annotazione 1) da 50 a 1000 kg all’ora (da 1 a 25 tonnellate al giorno) Alimentazione con la materia prima Continua / ininterrotta Tensione alternata di rete, V trifase, 400±10% (Annotazione 2) Frequenza della tensione di alimentazione, Hz 50/60 Potenza consumata da parte dell’apparecchiatura ausiliare, kW è pari al 10% di potenza del sistema al plasma Potenza del sistema al plasma, kW non inferiore a 50 (a seconda della capacità produttiva dell’unità) Tipo di raffreddamento del sistema di condensazione del carburante Ad acqua, a circuito chiuso (Annotazione 4) Margini di variazione della temperatura nel luogo di esercizio, °С da - 60 a + 50 Dimensioni d’ingombro, l x b x h, m corrispondono alle dimensioni dei container marittimi da 20/30/40 piediQuantità dei container da 1 a 2 e più (Annotazione 5) Peso complessivo dell’unità, tonnellate da 5 a 30 (a seconda della capacità produttiva) Modalità di funzionamento (Indice di utilizzazione dell’impianto) Continua, ininterrotta (OEE = 100%)
Unità di stoccaggio del carburante:Caratteristiche Valore Quantità del carburante destinato allo stoccaggio e allo scambio tra le unità (Annotazione 1) corrisponde alla doppia capacità produttiva complessiva delle unità Tipologia del carburante immagazzinato qualsiasi tipo di carburante liquido, frazione di idrocarburi pesanti o oli esausti, tagli di benzina e gasolio Tensione alternata di rete, V sistema trifase, 400±10% (Annotazione 2) Frequenza della tensione di alimentazione, Hz 50/60 Potenza consumata da parte dell’apparecchiatura ausiliare, kW 2 Margini di variazione della temperatura nel luogo di esercizio, °С da - 60 a + 50 Dimensioni d’ingombro, l x b x h, m corrispondono alle dimensioni dei container marittimi da 20/30/40 piediQuantità dei container da 1 a 2 e più (Annotazione 5) Peso complessivo dell’unità, tonnellate da 3 a 40 (a seconda della capacità produttiva) Modalità di funzionamento (Indice di utilizzazione dell’impianto) Continua, ininterrotta (OEE=100%)
Annotazioni:
1 - Su richiesta è prevista la possibilità di fabbricazione degli impianti di cracking al plasma con capacità produttiva fino a 80 tonnellate al giorno (impianto ibrido HGP-3000) o fino a 100 tonnellate al giorno (impianto ibrido HGP-5000).
2 - Il dispositivo di alimentazione garantisce l’adattamento automatico a qualsiasi valore di tensione del sistema trifase, compreso nell’intervallo 380–450 V.
3 - Ogni impianto di cracking al plasma viene progettato per l’utilizzo di una determinata tipologia di petrolio pesante, considerando il livello di viscosità della materia prima e tenendo conto dei parametri richiesti nel capitolato tecnico del committente.
4 - La scelta di modalità di raffreddamento è determinata dalle richieste del capitolato tecnico relativo alla progettazione dell’impianto di cracking al plasma.
5 - Durante il trasporto, l’impianto viene collocato all’interno dei container di dimensioni standard da 20/30/40 piedi. Il numero dei container può variare da 1 a 6 e più unità: tutto dipende dalla quantità di materiale destinato al cracking, dal numero e dalla capacità produttiva delle unità principali dell’impianto, tipologia e viscosità del petrolio pesante nonché dai requisiti stabiliti nel capitolato tecnico presentato dal committente.
6 - Tutti i parametri dell’impianto di cracking al plasma vengono conformati alle richieste del committente formulate nel capitolato tecnico. -
Unità di cracking al plasma:
Componente Quantità, pz. Impianto al plasma PLAZARIUM TPS completo di tutti i componenti1 Reattore di cracking al plasma 1 Sistema di riscaldamento del residuo pesante ad elevata viscosità e della sua immissione nel reattore di cracking al plasma 1 Scambiatore di calore 1 Separatore di gas 1 Sistema di raffreddamento e condensazione della miscela gassosa di idrocarburi 1 Sistema di stoccaggio e di pompaggio del carburante 1 Sistema di controllo funzionale dell’unità di cracking al plasma 1 Sistema di evacuazione del fumo o trasferimento della miscela gassosa di idrocarburi nell’impianto di gassificazione al plasma 1 Manuale d’uso e completa documentazione tecnica relativa al progetto e alla manutenzione dell’impianto 1
Annotazioni:
1 - Durante il trasporto, l’impianto viene collocato all’interno dei container di dimensioni standard da 20/30/40 piedi. Il numero dei container può variare da 1 a 2 per ogni unità (a seconda della capacità produttiva di ciascuna unità, tipologia di materia prima nonché delle richieste del committente).
2 - L’elenco dei componenti e le caratteristiche dell’impianto di cracking al plasma sono determinati dalle richieste del committente esposte nel capitolato tecnico. -
Il controllo digitale e la gestione di tutti gli apparecchi e i processi all’interno dell’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante (olio combustibile) e degli oli esausti, PLAZARIUM PCS , avviene attraverso il pannello centrale situato nella parte frontale del sistema. Tutte le funzioni di controllo possono essere effettuate anche in modalità analogica.
Lo schermo touch screen è provvisto di un moderno software che permette di programmare e impostare il funzionamento del sistema in base alle richieste specifiche del cliente.
Il controllo numerico di tutti i parametri dell’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante (olio combustibile) e degli oli esausti,PLAZARIUM PCS , consente di effettuare una totale digitalizzazione dei processi tecnologici basati sull’utilizzo del plasma-vapore e del cracking.
La presenza dell’interfaccia multilingue semplifica l’accesso degli operatori di vari paesi alle impostazioni e alla gestione dei processi principali e di ogni singolo componente dell’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante in maniera separata.
Il software di base dell’impianto di cracking al plasma degli oli combustibili, PLAZARIUM PCS, è provvisto di un sistema di controllo digitale azionabile manualmente di ciascuna sua unità strutturale e dispone, inoltre, di un ulteriore sistema di controllo totalmente automatico, basato sugli algoritmi preprogrammati, modificabili nel caso di necessità di un loro adeguamento ad ogni singolo processo del ciclo tecnologico.Il software è dotato di 3 livelli di interfaccia, ognuno dei quali è destinato ad una precisa categoria di utente:
- l’operatore,
- il tecnologo dell’azienda,
- l’ingegnere (ricercatore) che si occupa dello sviluppo delle tecnologie, intervenendo con modifiche dei valori statici e dinamici di tensione e di corrente d’ingresso e degli altri parametri.
I primi due livelli sono inseriti nel pannello di controllo dell’operatore sotto forma di una schermata grafica, mentre il terzo livello si crea attraverso la connessione di un PC alla rete locale LAN.
Gli impianti mobili di cracking al plasma La materia prima da sottoporre alla conversione è rappresentata dai residui idrocarburici pesanti (petrolio pesante e residui di raffinazione del petrolio, tra cui oli combustibili, bitume, catrame ecc.), oli motore esausti, varie tipologie di oli lubrificanti industriali e mescolanze di prodotti petroliferi esausti. La mobilità strutturale dell’impianto di cracking al plasma garantisce la comodità di trasporto, permette di installare l’impianto sul rimorchio pianale, riduce al minimo i lavori di assemblaggio nella fase di installazione nel luogo di esercizio, concede la flessibilità nella regolazione di vari parametri tecnologici dell’impianto, abbassando notevolmente i costi di adeguamento dell’impianto alle specificità di ogni singola azienda utente riguardanti la composizione e la quantità di materiale destinato al cracking. Oltre alla mobilità, un altro tratto distintivo dell’impianto di cracking al plasma consiste nella sua modularità, prevista al livello sia dell’intero sistema che di ciascuna sua unità. Ciò rende possibile ‒ sostanzialmente sulla stessa base strutturale che richiede per il trasporto un container marittimo da 20/30/40 piedi ‒ il componimento di varie versioni del sistema, adattate allo smaltimento di una vasta gamma di residui petroliferi pesanti. Per poter essere utilizzato autonomamente, l’impianto di cracking al plasma viene dotato di una torre di frazionamento incorporata nel reattore, che serve per distillare la miscela ottenuta separandola in tagli di benzina e di gasolio. |
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I principali vantaggi dell’impianto di cracking al plasma
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A seguito dei processi avvenuti nel reattore dell’impianto di cracking al plasma PCS cambia la composizione chimica e frazionaria della materia prima (frazione pesante di idrocarburi). Tale trasformazione è dovuta alle reazioni di cracking in presenza del getto di plasma-vapore generato da una torcia al plasma ad arco. Il contenuto del condensato, composto da frazioni liquide così ottenute, è rappresentato prevalentemente da tagli di benzina e gasolio. Il processo di decomposizione, accompagnato dalla formazione di prodotti gassosi in quantità esigue, prevede che al suo termine non siano presenti le frazioni idrocarburiche più pesanti delle sostanze usate come materia prima. Questo risultato si raggiunge grazie ad un alto livello di automazione, ad un controllo simultaneo di tutti i parametri del processo di cracking al plasma in diverse zone del reattore, accompagnato dalla possibilità di regolare la potenza delle torce industriali al plasma-vapore. |
L’impianto di cracking al plasma è dotato di un modernissimo set di apparecchiature per analisi delle miscele gassose, atto a controllare la composizione del gas di sintesi, misurare il contenuto delle sostanze nocive e la concentrazione massica delle polveri nella miscela gassosa in varie fasi ‒ a seconda della richiesta ‒ del processo tecnologico, ossia all’uscita delle seguenti unità: il reattore di cracking plasmochimico (al termine del processo di condensazione), il sistema di depurazione del gas e il sistema di distillazione della miscela ottenuta, che serve per separare le frazioni di benzina e di gasolio. |
L’alimentazione elettrica dell’impianto di cracking al plasma dei residui pesanti idrocarburici (petrolio pesante e residui petroliferi come oli combustibili, bitume e catrame), oli motore esausti, vari tipi di lubrificanti industriali, liquidi d’esercizio per sistemi idraulici e delle miscele di prodotti petroliferi esausti avviene dalla rete esterna di distribuzione elettrica (rete industriale di corrente alternata trifase caratterizzata da tensione pari a 380/400 V e frequenza 50/60 Hz).
L’apparecchiatura del locale di controllo include un particolare set per il monitoraggio dei parametri qualitativi di energia elettrica proveniente dalla rete di distribuzione e di eventuali interruzioni di fornitura nonché un set apposito per assicurare l’alimentazione elettrica ininterrotta di tutti i principali sistemi di controllo. Nel caso in cui vengano riscontrate delle carenze nell’alimentazione elettrica o guasti nella rete elettrica esterna, il set di monitoraggio sarà in grado di rilevare il problema e spegnere tutte le apparecchiature attive in quel momento, mentre il set di alimentazione elettrica ininterrotta riuscirà a mantenere in funzione il circuito principale di controllo qualora si verificasse un’interruzione straordinaria o lo spegnimento programmato di alimentazione con l’energia elettrica dell’impianto di cracking al plasma dei residui pesanti petroliferi. |
L’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante è provvisto di apparecchi e dispositivi in grado di regolare, in modalità manuale ed automatica, tutti i parametri d’esercizio dei processi di cracking al plasma, raffreddamento e condensazione dei gas, nonché di distillazione della miscela ottenuta in tagli di benzina e gasolio.
Le condizioni necessarie per garantire la sicurezza antiesplosione e antincendio dell’impianto consistono nell’ottemperanza delle norme e regole previste nel manuale di manutenzione, nella presenza delle valvole antiesplosione e dei sistemi automatici di immissione di azoto azionabili manualmente, nel costante monitoraggio del processo di cracking, nella prevenzione di formazione degli ambienti esplosivi che include un’oculata scelta di componenti conformi ai criteri antiesplosione da collocare nelle zone di potenziale rischio, nella scelta corretta di materiali strutturali, di guarnizione e isolamento termico da impiegare nella fabbricazione dell’impianto e, inoltre, nel mantenimento delle condizioni di sicurezza antiesplosione e antincendio durante l’esercizio ordinario e in modalità di emergenza. | ![]() |
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Il trattamento termico ad alta temperatura all’interno del reattore al plasma dell’impianto Per saperne di più... |
Conversione di oli motore esausti
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Conversione delle miscele di prodotti petroliferi esausti
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Unità di cracking al plasma:
Unità di stoccaggio del carburante:
Annotazioni: 1 - Su richiesta è prevista la possibilità di fabbricazione degli impianti di cracking al plasma con capacità produttiva fino a 80 tonnellate al giorno (impianto ibrido HGP-3000) o fino a 100 tonnellate al giorno (impianto ibrido HGP-5000). 2 - Il dispositivo di alimentazione garantisce l’adattamento automatico a qualsiasi valore di tensione del sistema trifase, compreso nell’intervallo 380–450 V. 3 - Ogni impianto di cracking al plasma viene progettato per l’utilizzo di una determinata tipologia di petrolio pesante, considerando il livello di viscosità della materia prima e tenendo conto dei parametri richiesti nel capitolato tecnico del committente. 4 - La scelta di modalità di raffreddamento è determinata dalle richieste del capitolato tecnico relativo alla progettazione dell’impianto di cracking al plasma. 5 - Durante il trasporto, l’impianto viene collocato all’interno dei container di dimensioni standard da 20/30/40 piedi. Il numero dei container può variare da 1 a 6 e più unità: tutto dipende dalla quantità di materiale destinato al cracking, dal numero e dalla capacità produttiva delle unità principali dell’impianto, tipologia e viscosità del petrolio pesante nonché dai requisiti stabiliti nel capitolato tecnico presentato dal committente. 6 - Tutti i parametri dell’impianto di cracking al plasma vengono conformati alle richieste del committente formulate nel capitolato tecnico. |
Unità di cracking al plasma:
Annotazioni: 1 - Durante il trasporto, l’impianto viene collocato all’interno dei container di dimensioni standard da 20/30/40 piedi. Il numero dei container può variare da 1 a 2 per ogni unità (a seconda della capacità produttiva di ciascuna unità, tipologia di materia prima nonché delle richieste del committente). 2 - L’elenco dei componenti e le caratteristiche dell’impianto di cracking al plasma sono determinati dalle richieste del committente esposte nel capitolato tecnico. |
Il controllo digitale e la gestione di tutti gli apparecchi e i processi all’interno dell’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante (olio combustibile) e degli oli esausti, Lo schermo touch screen è provvisto di un moderno software che permette di programmare e impostare il funzionamento del sistema in base alle richieste specifiche del cliente. Il controllo numerico di tutti i parametri dell’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante (olio combustibile) e degli oli esausti, La presenza dell’interfaccia multilingue semplifica l’accesso degli operatori di vari paesi alle impostazioni e alla gestione dei processi principali e di ogni singolo componente dell’impianto di cracking al plasma del petrolio pesante in maniera separata. Il software di base dell’impianto di cracking al plasma degli oli combustibili, PLAZARIUM PCS, è provvisto di un sistema di controllo digitale azionabile manualmente di ciascuna sua unità strutturale e dispone, inoltre, di un ulteriore sistema di controllo totalmente automatico, basato sugli algoritmi preprogrammati, modificabili nel caso di necessità di un loro adeguamento ad ogni singolo processo del ciclo tecnologico. |
Il software è dotato di 3 livelli di interfaccia, ognuno dei quali è destinato ad una precisa categoria di utente:
I primi due livelli sono inseriti nel pannello di controllo dell’operatore sotto forma di una schermata grafica, mentre il terzo livello si crea attraverso la connessione di un PC alla rete locale LAN. |
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Impianti di cracking al plasma dei residui petroliferi pesanti
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Torce al plasma per applicazioni tecnologiche PLAZARIUM




























































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